martedì 12 novembre 2013

[Kickstarter] Paradise Lost: First Contact

In un lontano e sperduto deserto, cade un giorno dal cielo un oggetto non identificato. Un istituto di ricerca noto come G.E.R. ha rintracciato e trovato il misterioso meteorite: una capsula di materiale organico che porta dalle profondità dello spazio una forma di vita sconosciuta sul nostro pianeta. Qui inizia la storia di questo strano essere, mentre tenta di fuggire dalla struttura segreta in cui è stato rinchiuso. Cercherà di sopravvivere in questo mondo ostile che noi siamo abituati a chiamare casa.


Azione e stealth saranno le basi di questo gioco, ma il titolo non disdegna elementi platform e puzzle, nonché caratteristiche da gioco di ruolo che permetteranno alla specie di aliena di evolversi ed adattarsi allo stile di gioco del giocatore.

Una boss fight
L’ispirazione per questo interessantissimo titolo viene da giochi classici come Metal Gear, Oddworld, Castlevania e Metroid. Dagli ultimi due riprende soprattutto la non linearità e l’esplorazione, tanto da collocarsi nel genere dei "Metroidvania".

Un livello "acquatico"
Forse sono un po’ di parte perché adoro la pixel art e il gusto retro dei gloriosi giochi a scorrimento in 2D, ma Paradise Lost: First Contact di Asthree Works sembra promettente e realizzato con cura. Certo, non posso averne la certezza, ma è uno di quei progetti che ti trasmettono subito positività. Se anche voi volete giocarlo per dicembre 2014, vi invito a finanziarlo su Kickstarter, o almeno a dare il vostro voto su Greenlight.


mercoledì 30 ottobre 2013

Le mie impressioni sul Playing The Game

Il Playing The Game, giunto alla seconda edizione, è un evento gratuito e aperto al pubblico che si è svolto nelle giornate del 26 e 27 ottobre a Milano, presso uno spazio del locale Santeria.

L'ambiente era calmo, ristretto, intimo. Era facile lasciarsi affascinare dalla creatività delle opere esposte, e le conversazioni tra videogioco ed arte nascevano spontanee, complici per l'appunto, le dimensioni contenute che incoraggiavano le relazioni faccia a faccia.

Murasaki Baby è uno dei giochi che aspetto di più per PlayStation Vita
Altri momenti di conversazione erano forniti dalle presentazioni, ad opera degli autori stessi, di alcuni dei giochi esposti e non. Presentazioni snelle, comprensibili anche per i "non addetti ai lavori", ma mai banali, anzi, cariche di sentimento, lasciando l'impressione che fossero il risultato di momenti di personale riflessione del creatore, e non uno di quei freddi trattati di feature a cui prestiamo, purtroppo, sempre più spesso ascolto in altre occasioni.

Una delle maggiori sorprese è stata vedere un pubblico interessato, soprattutto di artisti, che, probabilmente, si approcciava ai videogiochi per la prima volta, però, mi sarebbe piaciuto vedere molti più videogiocatori.

Mi rattrista pensare che c'è chi ancora non vede i videogiochi come arte, o addirittura sia convinto che non sia possibile che le due cose si fondano. A loro va il mio invito a provare con mano, piuttosto che abbarbicarsi a convinzioni che ormai non hanno più neanche radici.

martedì 13 agosto 2013

I giochi dell'Humble Store

Su Github, François Robichet (Calvein) ha raccolto i giochi indie che utilizzano il widget dell'Humble Store, e nonostante siano ormai passati diversi mesi da quando ho letto questa notizia su Penny Arcade, penso sia comunque utile parlarne.

Se il vostro gioco, o il gioco che cercate, non è nella lista, quest'ultima si può sempre editare. Svariati, infatti, sono i collaboratori che ci hanno permesso di avere questa lista così corposa, fatta di tanti giochi interessanti che magari non avete mai sentito nominare prima. È il momento giusto per provarli!

Certo, non è un vero e proprio store, ma è sicuramente un modo che può aiutare ad orientarsi e dare visibilità agli sviluppatori.

venerdì 19 luglio 2013

Fran Bow: demo parte prima

Fran Bow: una ragazzina, un gatto e tanto sangue.

About 11 years ago, I wrote a play… a theater play. It was about a girl named “Nobody”…
(Natalia Figueroa, 11 giugno 2013)

Undici anni fa nacque una storia inizialmente pensata per il teatro con protagonista una bambina di nome Nobody, oggi quella bambina e quella storia sono diventate Fran Bow

Fran Bow è un gioco horror psicologico dalle meccaniche punta e clicca a cui sta lavorando il duo Killmonday, team indie composto da Natalia Figueroa e Isak Martinsson. I due sono degli artisti poliedrici e molto creativi, e la loro spiccata personalità emerge cristallina dalle loro creazioni.

La protagonista del gioco, quindi, non è altro che Fran, una bambina che apparentemente sta per passare una serata tranquilla con la Zia Grace e con un gatto nero, Mr. Midnight, suo unico amico.

I suoi genitori sono andati fuori un venerdì sera e la bambina è felice di trascorrere il suo tempo con la zia, ma qualcosa di losco accade il lunedì successivo. Una strana presenza si percepisce alla finestra, la bambina si spaventa e subito dopo si sentono le grida della madre.

Incuriosita, e un po' intimorita, la bambina si avvicina alla camera dei suoi genitori e li trova morti, fatti a pezzi. Lei scappa dalla casa, inciampa e perde i sensi nel bosco. Viene trovata e portata in un manicomio per bambini. Un giorno, il misterioso gatto di nome Midnight le appare in sogno, provocato dall’ennesima pastiglia che le rifila l’infermiera, e da qui inizia la nostra avventura per scappare dal manicomio in un susseguirsi di surreali e grotteschi avvenimenti.

Il termine per descrivere questo interessante titolo è sicuramente creepy, raccapricciante. Non mette terrore al giocatore, non lo spaventa, ma semplicemente gli fa salire i brividi sulla schiena. Non lo fa in modo gratuito, lo fa in modo del tutto funzionale al racconto


A dare spessore alla narrazione ci pensa, inoltre, la mano di Natalia Figueroa che, con maestria, disegna situazioni e personaggi dallo stile minimale, quasi stilizzato in bianco e nero, ma che riescono a trasmettere emozioni. Le fasi giocate, invece, sono più ricche di dettagli e colori, tant'è che un semplice paio di occhiaie riesce a conferire alla protagonista un aspetto ancora più sinistro.

La parte più delirante è sicuramente il passaggio tra realtà e dimensione distorta che avviene tramite l'assunzione di pillole. Mentre su schermo appaiono ombre e sangue, inquietanti scritte sui muri (talvolta anche suggerimenti) è il modo in cui il nostro personaggio reagisce ed interagisce con l'ambiente mutato a sorprenderci. Infatti, Fran gira con noncuranza per le stanze macabre.

Insomma, è un delirio allucinatorio dove la nostra protagonista non sembra fuori luogo o spaventata. Lei semplicemente deve far di tutto per scappare e questa meccanica di passare da una dimensione all’altra è fondamentale per risolvere gli enigmi via via di difficoltà sempre maggiore.


Come si può vedere dall'immagine, avremo a nostra disposizione un portamonete che fa da inventario e la nostra dose di pillole. Nell'inventario potremo combinare gli oggetti per risolvere gli enigmi od ottenere maggiori informazioni sugli oggetti da noi acquisiti, invece, la funzione pillola rossa (quella che ci fa vedere l'altra realtà) è sempre attivabile e sparisce non appena entriamo in una nuova stanza. Forse una scorta limitata di pillole renderebbe il gioco più difficile, soprattutto gli enigmi.

Infatti, nella demo che ho provato, la difficoltà iniziale era relativamente bassa con indizi parecchio evidenti. Andando avanti la difficoltà è aumentata e pure di molto, fino ad arrivare all’enigma finale che ha richiesto parecchia “immaginazione".

Ho apprezzato la possibilità di interagire con gli altri ospiti e il personale del manicomio. Le risposte multiple permettono sia di capire di più su ciò che ci circonda, sia di completare gli enigmi. E come sempre i dialoghi sono conditi da un geniale humor nero.



In conclusione, mi piacerebbe giocare al gioco completo, ma, affinché ciò avvenga, c'è bisogno che la campagna di crowdfunding su indiegogo vada a buon fine, così che Isak e Natalia possano lavorare a tempo pieno al progetto. Se anche voi siete interessati vi consiglio di supportare il gioco. Nel caso non raggiungerà i fondi necessari, nulla vi verrà sottratto. Se tutto andrà bene, potrebbe veder la luce a luglio del 2014 su PC (Win, Mac e Linux), Smartphone e tablet iOS e Android.
Sono previsti altri capitoli, ma facenti parte di un'unico gioco, e minigames, nonché enigmi sempre più diversificati.

Vorrei giocarlo ancora, possibilmente un sabato mattina. L’ho giocato di sera e dopo un po’ sentivo le presenze, il che penso sia la cosa migliore del titolo perché ti entra davvero dentro e ti manda un po’ in paranoia con la sua semplicità e innocenza nel mostrare qualcosa che mette davvero i brividi.

Ora scusate, vado a prendere le pillole. Intanto vi lascio i contatti, se volete impazzire un po’, tra cui: il link alla demo, alla campagna indiegogo, alla pagina Steam Greenlight, alla pagina facebook e al sito ufficiale. E non fate arrabbiare Fran!

mercoledì 17 luglio 2013

Goscurry ver. 0.8.103

Ancora tu?... Ma non dovevamo vederci più? In realtà no, anzi, lo ammetto senza remore: non vedevamo l'ora che Goscurry si aggiornasse! 

L'ultimo post con cui vi avevo lasciati riguardava la versione giocabile via browser. Da quel giorno di tempo ne è passato e ho avuto anche il piacere di partecipare alla fase di beta testing, ma veniamo al dunque e alle cose che più vi interessano. Cosa è cambiato? 

Intanto il gioco è molto più stabile, fluido e ha una curva di apprendimento più bilanciata, quindi non lasciatevi intimorire dalla difficoltà iniziale. 
Anche il sistema dei punti ha subito un ricalibramento e grazie all'introduzione della funzione di accelerazione sarete voi a decidere a quale velocità viaggiare, ciò permette di premiare anche l'abilità e non solo la fortuna. Non avrete, però, il controllo su tutto, infatti, ogni 500 "metri" la velocità aumenterà in modo stabile e duraturo.
Tra le altre aggiunte troviamo anche la Speedfreak mode (o semplicemente Freak mode), ovvero una modalità di gioco interamente composta delle due varianti (la serpentina e la corsa ad ostacoli) di speedfreak in rapida successione e, come se già non fosse abbastanza, Isak ha composto nuove canzoni fortissime! La mia preferita è Pirate Delivery, ti carica e ti dà davvero l'idea di stare correndo. Potete acquistare gioco e colonna sonora sul sito ufficiale.

Ora abbiamo anche la possibilità di aggiungere amici e filtrare i risultati in base ad essi, quindi spargete la voce e dateci dentro! Non è finita qui, Daniele ha realizzato nuovi bellissimi avatar, tra cui ci sono anche io!
Ho realizzato un video per farvi vedere un po' le novità, nulla è stato editato, è stato caricato direttamente come è stato acquisito (qualcuno direbbe per pigrizia...). Si parte dalla modalità tutorial e si arriva fino alla speedfreak. L'ho fatto durare un po' più del necessario per farvi sentire come la musica accompagna il gioco.
Nel video non si vede, ma avrete anche la possibilità di settare i controlli, volume e risoluzione, nonché giocare con un pad se preferite.


Come avrete notato, verso la fine, c'è una lista di feature che potrebbero arrivare su Goscurry come modalità aggiuntive, obiettivi, altre canzoni in-game (ma se acquistate la soundtrack le potete già ascoltare) e molto altro, quindi supportatelo acquistandolo dal sito ufficiale
È disponibile per PC, Mac e Linux tramite Humble Store.