L'ambiente era calmo, ristretto, intimo. Era facile lasciarsi affascinare dalla creatività delle opere esposte, e le conversazioni tra videogioco ed arte nascevano spontanee, complici per l'appunto, le dimensioni contenute che incoraggiavano le relazioni faccia a faccia.
Murasaki Baby è uno dei giochi che aspetto di più per PlayStation Vita |
Una delle maggiori sorprese è stata vedere un pubblico interessato, soprattutto di artisti, che, probabilmente, si approcciava ai videogiochi per la prima volta, però, mi sarebbe piaciuto vedere molti più videogiocatori.
Mi rattrista pensare che c'è chi ancora non vede i videogiochi come arte, o addirittura sia convinto che non sia possibile che le due cose si fondano. A loro va il mio invito a provare con mano, piuttosto che abbarbicarsi a convinzioni che ormai non hanno più neanche radici.